una forma di autogoverno sociale attivabile in ogni contesto comunitario
costruire e rafforzare le relazioni sociali e fiducia reciproca
Il Bilancio Partecipativo è un processo di deliberazione dal basso che si sperimenta principalmente nelle città, dando l’opportunità ai cittadini di condividere e conoscere necessità e problemi relativi ai contesti in cui vivono, e di risolverli decidendo insieme come investire e cosa realizzare con una quota del bilancio comunale. Per noi, invece, è una potente forma di autogoverno, attivabile in ogni contesto comunitario, capace di aumentare l’inclusione e la coesione sociale, innescando altresì meccanismi virtuosi nella vita quotidiana delle persone e nell’amministrazione dei beni comuni. Oltre ad essere una spinta per costruire e rafforzare le relazioni sociali e fiducia reciproca favorisce un’allocazione delle risorse più in linea con le esigenze e gli interessi della comunità
In un ambiente come il carcere, dove la vita quotidiana ed anche le decisioni più basilari sono imposte dall’alto, la detenzione può minare significativamente la fiducia della persona in se stessa ed aumentare la spinta a delegare le proprie scelte ad altri, anche una volta terminata la pena. Attraverso questo autentico spazio (e potere) di decisione, quindi, vogliamo generare una nuova coscienza civica tra i detenuti, renderli più capaci, consapevoli, autonomi e responsabili delle proprie scelte. Vogliamo proporre un modo alternativo di vivere in comunità fatto di regole giuste ed eque, oggi dentro ma domani anche fuori dalle mura di un istituto di pena.
generare una nuova coscienza civica tra i detenuti, renderli più capaci, consapevoli, autonomi e responsabili delle proprie scelte.
un modo alternativo di vivere in comunità fatto di regole giuste ed eque